Cosa si intende per self talk positivo e perché è importante praticarlo per gli atleti professionisti?
Il self talk è il dialogo interno che intratteniamo con noi stessi. Nasce da un processo mentale influenzato dalla nostra mente subconscia che riflette i nostri pensieri, convinzioni, domande e idee.
Il dialogo interno è importante perché dal discorso che ci facciamo internamente dipendono la consapevolezza di sé e l’autostima, che sono alla base del coltivare una mentalità positiva e proattiva.
Per tutti, senza distinzione di genere, età, ambiti, contesti, ecc., per tutti è importante coltivare un dialogo interno positivo.
A maggior ragione lo è per chi deve scommettere sulle proprie capacità a lungo termine. Per chi, come gli atleti professionisti, sono chiamati a misurarsi con allenamenti intensi e gare spesso anche molto sfiancanti sia fisicamente che emotivamente e psicologicamente.

La doppia natura del dialogo interno: positiva e negativa
Parlarti con amore non è un gesto di autoreferenzialità, non è una concessione che ti stai regalando, non è un sintomo di pazzia. No.
Parlarsi con amore è il segnale che sei sulla strada della maturazione del tuo sé. Non c’è critica alcuna che possa farti crescere se dichiarata con “antipatia”, spirito disfattista, disprezzo o commiserazione. Tutte declinazioni del dialogo interno negativo.
È giusto e sano guardarsi con occhi onesti e critici, ma bisogna saperlo fare con amore, appunto. Senza il giudizio penalizzante di chi pensa di aver perduto per sempre l’opportunità di imparare dai propri errori. Di fare meglio di come si è fatto fino a oggi.
“Purtroppo”, e chiaramente è detto con ironia, la scienza ci illumina su questo: l’efferata autocritica non porta a nulla di buono, anzi lascia sfumare via anche quel po’ di buono che può servire come piattaforma di lancio per sviluppare l’eccellenza nel proprio ambito.
La ricerca suggerisce che le persone con un’autocritica positiva possono avere abilità mentali che consentono loro di risolvere i problemi, pensare in modo diverso ed essere più efficienti nell’affrontare le difficoltà o le sfide.
Nel caso degli atleti, la ricerca dimostra che il dialogo interno positivo può aiutare a migliorare le prestazioni, a resistere o a superare una serie di difficoltà.
Il dialogo può avere una doppia natura, può essere:
- positivo: incoraggiante e motivante;
- negativo: critico o angosciante.
Ma da cosa dipende il self talk positivo o negativo?
La natura del nostro dialogo interno dipende in gran parte dalla nostra personalità:
- gli ottimisti tendono ad avere un autodialogo più positivo e fiducioso;
- i pessimisti, molto di frequente, hanno un dialogo interno più negativo e critico.
Sì, dunque, il modo in cui parliamo a noi stessi è strettamente legato alla nostra visione del mondo e al nostro approccio alla vita.
Bisogna lavorare sul cambiamento della visione che abbiamo degli eventi, di noi in mezzo agli altri, di noi di fronte agli eventi della vita, delle esperienze vissute.
Come fare? Iniziando proprio dalle parole che ci rivolgiamo, dai pensieri che elaboriamo e nei quali spesso ci crogioliamo perché alla fine, per paradosso, quei pensieri diventano un abito, una coperta di Linus, un habitat conosciuto ed esperito… che in qualche modo ci rappresenta. Insomma, un’abitudine difficile da scardinare.

Come cambiare il self talk negativo
Cambiare il self talk negativo rappresenta uno scatto di crescita. Non serve solo per migliorare nello sport, nel lavoro o nelle relazioni. Serve per crescere, per maturare, per vedere la vita da un’altra prospettiva. Per guardarsi con occhi diversi e non scorgere più il “Calimero, piccolo e nero”.
Questa crescita consiste nel cambiare consapevolmente il dialogo interiore, passando dall’autocritica e dalla negatività a pensieri più costruttivi ed edificanti. Dal dirti che “tanto finirà come al solito” o “ecco lo sapevo…”, frasi tipiche frutto del dialogo interno negativo, tanto per fare degli esempi.
Ma questo cambiamento non è un ”miracolo” e non è un atto magico. Può essere stimolato da un coach, ad esempio, ma di fatto lo si deve volere. Deve essere un atto consapevole e volontario, spinto da un primo riconoscimento della dinamica.
Come riconoscere il self talk negativo con l’aiuto del mental coach sportivo
Il dialogo interno positivo è legato a meccanismi cognitivi, motivazionali, comportamentali e affettivi.
Gli atleti che imparano a sviluppare un self talk positivo riescono a fare fronte ai problemi di ansia pre gara, allo stress, migliorano la concentrazione, il focus sul momento presente e sulle loro prestazioni, non solo fisiche, ma soprattutto mentali.
Perché è chiaro, ormai, che non si vince solo con la forza e la resistenza fisica, ma anche e soprattutto con la capacità di tener testa alle difficoltà con le emozioni e con la resistenza mentale.
Ecco perché è sempre più richiesta la figura professionale del mental coach sportivo che affianca l’allenatore tecnico nella cura dell’atleta. Il mental coach porta un contributo fondamentale all’educazione di sportivi e atleti.
Una delle strategie che si praticano insieme al mental coach sportivo è proprio quella dell’allenamento alla consapevolezza di sé e al self talk positivo, dopo aver preso coscienza di alcuni aspetti.
Tra le aree di intervento del mental coaching sportivo, ci sono alcune strategie come la visualizzazione positiva, le affermazioni guidate e alcune tecniche cognitive-comportamentali.
Intanto parti da questi segnali per capire se in te c’è un grillo parlante che cerca di destabilizzarti.
Se vuoi andare più a fondo per sviluppare una mentalità vincente, puoi provare una sessione gratuita di mental coaching sportivo.

I segnali del self talk negativo
I segnali del self talk negativo
Ci sono alcuni segnali che possono rivelare la predisposizione a sabotare il nostro potenziale rendimento.
Prenderne atto è il primo passo per cambiare rotta:
- Sei incline a incolparti di ciò che accade e usi spesso “è colpa mia; avrei dovuto”; “ho sbagliato tutto”.
- Sposti sempre il focus sugli aspetti negativi di una situazione, ignorando tutti gli altri Ce ne sarà qualcuno positivo che stai perdendo di vista?
- Tendi a pronosticare spesso situazioni “catastrofiche”. Non pensi di poterti sorprendere da qualcosa di inatteso e positivo. Neanche la logica degli eventi riesce a farti cambiare prospettiva.
- Hai una visione polarizzata del mondo, della vita, delle persone, degli eventi. Ossia vedi solo bianco o nero, buono e cattivo. Per te non esiste una via di mezzo, e non ti concedi quello spazio sano della via di mezzo per elaborare e classificare ciò che ti accade. Che non è detto possa essere solo buono o solo cattivo.
Un esempio di self talk negativo: “Ecco ho deluso tutti, il mister e i compagni di squadra…”
La controparte positiva: “La partita è un evento che coinvolge tutta la squadra. Si vince e si perde insieme.”
Ma perché è fondamentale per un atleta imparare il self talk positivo?
Il self talk è importante per un atleta perché da questo approccio con il sé interiore dipendono la consapevolezza delle proprie capacità e la fiducia che riusciamo a riporre in esse, anche nei momenti più critici, quando tutto potrebbe sembrare perduto.
Aumentare l’autoconsapevolezza significa entrare in possesso di quegli strumenti che aiutano a sviluppare le capacità decisionali; il terzo occhio per valutare le alternative strategiche durante le gare. Senza cadere nel “pozzo nero” dell’ansia legata ai possibili cali di performance e all’eventuale fallimento.
È risaputo che le prestazioni atletiche e la vittoria non siano soltanto frutto di un allenamento tecnico intenso. Il gesto tecnico non è sufficiente per vincere.
La fiducia in se stessi può aumentare oppure distruggere le prestazioni di un atleta perché facilita la concentrazione, rafforza gli obiettivi, aumenta la resistenza. Tanto per dirne qualcuna…
Tutti questi aspetti sono fondamentali per ottenere prestazioni migliori, e tutto ciò è dovuto anche alla capacità di sviluppare un dialogo interno positivo.